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Vini bianchi

Friulano Sigar

Friulano Sigar
Le uve del Sigar, morbide ed eleganti, hanno un’anima al tempo stesso botanica e fruttata

Vini bianchi

Friulano Sigar

Lo vedevi ogni giorno sul calar della sera, sigaro in mano e occhi al cielo. Nei tempi passati il meteo era una combinazione di regole tramandate e auspici, soprattutto per chi viveva dei frutti della terra. Così Sigar, soprannominato in tal modo per la sua dedizione al fumo, nel cielo riponeva le speranze prendendosi cura del suo raccolto. In una bottiglia le vicende di questa terra e di quei contadini che se ne sono presi cura donandoci un luogo unico. Le uve del Sigar, morbide ed eleganti, hanno un’anima al tempo stesso botanica e fruttata: a perfetta maturazione ci conducono nelle atmosfere fresche ed accoglienti di un giardino mediterraneo. Dall’Antico Belvedere, guardando verso la Strada del Sole, si intravedono delle viti piantate nel 1963.

Si tratta di una selezione massale delle cui origini non abbiamo più traccia che affonda le radici su flysch di Cormòns, il terreno tipico della zona, chiamato ponca in friulano. Il grappolo è di medie dimensioni e abbastanza spargolo. Sono viti che hanno visto la storia recente del nostro territorio e che oggi esprimono un racconto autentico di Friulano e di collina.
La vendemmia è avvenuta il 30 agosto 2018. L’uva raccolta a mano in piccole cassette è stata diraspata e lasciata in macerazione sulle bucce per alcune ore. Il vino è stato travasato in giare di terracotta da 7 ettolitri verso la fine della fermentazione alcolica, consentendo così un adeguato controllo della temperatura. La fermentazione malolattica si è svolta nell’arco di tre settimane.
Il mantenimento del vino sui lieviti ha contribuito alla sua cremosità e l’affinamento in terracotta ne ha esaltato la mineralità. L’imbottigliamento è avvenuto il 27 agosto 2019. È un Friulano doc Friuli Colli Orientali.

Collezione Quattro Cru 2021 Livio Felluga

Dettagli

Caratteristiche sensoriali

Colore:

Nel calice l’essenza dell’oro è pervasa da sfumature verdognole.

Naso:

Spicy hints of saffron and a slaty minerality appear on the nose alongside a pervasive aroma of candied citron, dried apricots and lemon zest. Glimpses of thyme emerge gradually, giving way to notes of pineapple, pennyroyal and almond paste.

Palato:

In bocca, il vino dal volume piacevolmente graffiante consegna freschezza e nel susseguirsi di aromi fitti ed intensi si concede ad una sapidità ed una mineralità che lasciano spazio ad una seducente sensazione balsamica finale.

Abbinamenti:

È un vino capace di sorprendere a tavola, sorseggiato con tartufi di mare crudi o accompagnando linguine ai ricci di mare, risotto con salicornia e peverasse, seppie su crema di piselli con limone e bottarga, boreto di anguilla alla graesana, ma anche prosciutto di San Daniele, frico, pollo marinato nello yogurt e masala, anatra all’arancia o polpette con chips di cavolo nero.

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In formato PDF la scheda del vino.

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